[Sabato 16 gennaio] Giornata dedicata ad una “breve” escursione di 237km andata e ritorno da Nema a Oualata. UNESCO nel 1996 ha iscritto tra i patrimoni dell’umanità Oualata insieme ad altri tre centri sparsi nella Mauritania, in epoca medievale erano punti d’approdo per le carovane che attraversavano il Sahara, Oualata in particolare fu per lungo tempo in competizione con Tombouctou, oggi decisamente più conosciuta.
Oualata è detta anche -la città rossa- dal colore dell’intonaco che le donne del luogo plasmano in veri e propri affreschi geometrici.
La giornata iniziata alle 8, sembrava non presentare particolari problematiche, ma incontriamo il capo della scorta ci chiede di trasportare il figlio che sta tornando a Oualata, ed ha una frattura alla spalla, il nostro medico interviene immediatamente per steccargli il braccio.
La pista è in buone condizioni fin quasi a Oualata, gli ultimi chilometri invece vedono il trakker protagonista di qualche insabbiamento prontamente risolto grazie ai verricelli montati sui 330. Le operazioni ci consentono di girare delle riprese veramente avvincenti.
Arriviamo dunque a Oualata, siamo accolti molto bene dalla popolazione locale, vista poi la bellezza delle pitture murali e l’insieme della città non stentiamo a riconoscere anche noi l’iscrizione di Oualata a patrimonio dell’umanità. Le particolari pitture murali da cui sono caratterizzati gli edifici di Oualata sono realizzate unicamente dalle donne del paese, una tradizione antica ed un arte invidiabile.
Il ritorno a Nema è rivelato ancor più problematico dell’andata, dove già avevamo accumulato un piccolo ritardo, dunque arriviamo alle 20 rispetto alle 16.30 preventivate dalla tabella di marcia.
La giornata si conclude con dei fantastici maccheroni italiani conditi con un esotico ragù di carne di cammello.