Il Nepal è sempre in grado di offrire grandi emozioni, a tutte le quote, grazie alle sue bellezze naturali di particolare bellezza e all’aura mistico religiosa che avvolge persone e villaggi.
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Nella regione a nord di Kathmandu, dove troneggiano le valli di Helambu, Gosainkund e Langtang, le comunità di sherpa rappresentano un aspetto caratteristico, così come alcuni esemplari animali, quali il panda rosso ed i cinghiali.
Il percorso a piedi è davvero interessante, passando attraverso una molteplicità di paesaggi che raggiungono il culmine della loro bellezza nella foreste di querce e rododendri, anticamera dei fondovalle da cui è possibile ammirare lo spettacolo delle cime ghiacciate (tutte oltre i 7.000 metri) della catena del Manaslu, del Ganesh Himal e del Lirung. I laghi sacri di Gosainkund, il più grande dei quali si chiama proprio Gosainkund; secondo la leggenda, Shiva si rifugiò in questa zona una volta stanco ed ammalato e con conficcò il suo tridente nel fianco della montagna, provocando tre fori da cui sgorgava acqua che diede origine ai tre laghi, Gosainkund appunto, Sarawasati e BhairabKhund. Il Gosainkund è ritenuto quello in cui il dio Shiva si bagnò per ritemprarsi e per questo motivo è divenuto meta costante di pellegrini che si immergono nelle sue acque in onore di Shiva. Il cammino prosegue verso Langtang e intanto la vegetazione si fa più rada, fino a sparire lasciando il posto ad un paesaggio desertico; il villaggio di Langtang, situato a 3.500 metri di altezza, è caratterizzato da tipiche casette tibetane. Il punto più alto del cammino si raggiunge a quota 4.300 metri, dopo un’escursione dal Kyanjiin Gompa (gompa è il nome che prende il tempio buddhista nelle aree himalayane), per godere della vista sul Langtang Lirung. Il periodo consigliato va da ottobre a novembre, o da aprile a maggio, tenendo in considerazione che sono necessarie almeno tre settimane, inclusi gli spostamenti dall’Italia.