Un tifone flagella il sud della Cina. Pechino è sommersa dall’acqua di un nubifragio. A Xi’an piove solamente, e questo ci consola perchè questo consente alla temperatura di mantenersi su livelli inferiori alla media stagionale. Tappa monotona e triste, interamente sulla corsia di emergenza di un’autostrada a due carreggiate avvolti dalla nebbia che di tanto intanto lascia intravvedere fantasmi di centrali termoelettriche e camini di cementifici tra campi coltivati a mais. Sullo sfondo il profilo sfumato di una catena montuosa. Usciamo al casello di Hua Shan, ma poi prendiamo a sinistra e presto ci troviamo ingabbiati nel pittoresco caos del mercato settimanale. Il nostro albergo si trova invece sulla destra, ai piedi della montagna dove si concentrano hotel e ristoranti perché il monte Hua (Hua Shan) è per i taoisti una delle cinque montagne sacre della Cina, ognuna delle quali rappresenta un elemento del cosmo (terra, acqua, fuoco, legno, metalli) e come tale oggetto di venerazione emeta di pellegrinaggio.