[mercoledì 31 marzo] La giornata inizia molto prima dell’alba, quando un camion a rimorchio prova a posizionarsi davanti alla nostra carovana in fila per imbarcarsi. La preoccupazione di riuscire a gestire la confusione di questo imbarco è tanta e con abili manovre riusciamo a impedire a molti di passarci davanti. Nonostante ciò tra pratiche doganali e difficoltà di lingua alcuni camion riescono nell’intento di oltrepassarci. Rimaniamo comunque in buona posizione, pronti ad attraversare il fiume Zambesi che qui a kazungula si unisce con un suo importante affluente.

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Mentre aspettiamo il traghetto, assistiamo al traffico illegale di taniche di benzina e birra che agili piroghe portano da un lato all’altro del fiume cercando di nascondersi alle vedette della polizia attraversando il canneto alle sponde del fiume.

Finalmentem alle 8.30 arriva il primo traghetto sul quale però riusciamo ad imbarcare solo uno dei Massif. Ci arrendiamo all’idea che dovremo aspettare parecchie ore prima di riuscire a traghettare tutta la carovana da un lato all’altro del bellissimo fiume che scorre di fronte a noi dividendo Botswana e Zambia. Il traghetto va da un lato all’altro del fiume ogni 40 minuti, alla fine riusciamo ad imbracare l’ultimo Musone che approda sulla sponda zambiana verso le 11.00.

Le difficoltà doganali però non sono ancora terminate: appena approdati, infatti, cominciamo le pratiche doganali per l’ingresso in Zambia. Lasciamo le sponde dello Zambesei alle 13 finalmente in viaggio verso Livingstone.

Percorriamo pochi chilometri ed eccoci arrivati alla prima meta della giornata per assistere all’incredibile spettacolo delle cascate Vittoria. E così, dopo esserci preparati ci portiamo al livello delle cascate per essere immersi completamente nel riflusso di acqua che si genera dalle caduta dell’immenso volume di acqua. La sensazione di essere immersi nelle cascate è molto emozionante e a turno ci facciamo “la doccia” nelle acque dello Zambesi. Le cascate Vittoria hanno un nome meno conosciuto, nella lingua locale sono dette Mosi-oa-Tunya che letteralmente significa fumo che tuona, una definizione che troviamo calzare a pennello.
Dicono essere anche le cascate più estese del mondo, il fronte è largo 1700 metri mentre il salto di poco superiore i 100 metri è decisamente modesto.

Riprendiamo la strada riuscendo a percorrere ancora un centinaio di chilometri in direzione di Lusaka. Alle 20 (eravamo in attività dalle 5) ci accampiamo lungo la strada nei pressi di Choma.