Siamo passati di qui anche noi con Overland16, puntata 4!
In Bolivia i locali la percorrono ormai con relativa tranquillità ma per i turisti i 100 km di strada che uniscono La Paz a Coroico sono talmente da brivido da meritare il nome di “carrettera de la muerte”, ovvero “la strada della morte”. Per affrontarla con lo stesso spirito della gente del posto bisogna confidare nella protezione della Pacha Mama.
Questo tratto di strada è infatti caratterizzato da curve strette e tortuose che si inerpicano fin dove volano i condor. Se si guarda ai precipizi che costeggiano la carreggiata è impossibile non restare suggestionati. Siamo nella regione de Las Yungas (parola che in Inca significa “Terre Calde”, termine appropriato viste le temperature che si raggiungono nella pianura tropicale). I collegamenti alternativi tra l’Amazzonia boliviana e la capitale arroccata sulle Ande orientali scarseggiano. A dire il vero dal 2000 esiste una strada alternativa che però non è adatta a camion e pullman. La carrettera de la muerte risale agli ani Trenta: fu costruita dai prigionieri Paraguayos catturati durante la guerra del Chaco. Ma non sono solo i turisti spaventati a riconoscere la pericolosità di questa via: nel 1995 la Inter American Development Bank (Banco Americano de Desarrollo) concesse a questa via di comunicazione il titolo di “The World’s Most Dangerous Road”, la strada più pericolosa del mondo. L’incidente più grave (di tutta la storia della Bolivia) si ebbe nel 1983: un autobus precipitò in un canyon causando 100 morti. La media annuale di decessi su questa strada di recente si è invece assestata a quota 209. Più si sale e meno agevole è la guida, per via di neve perenne. Il pendio è vertiginoso: in un’ora circa si sale dai 3.600 metri di La Paz al passo de La Cumbre (4.700 metri). Da questo punto alto comincia poi la discesa, che è la vera e propria Carretera de la Muerte. La doppia corsia in alcuni punti non arriva neppure a quattro metri e non ci sono guard rail. Sull’asfalto ci sono grosse pietre e non mancano tunnel non illuminati. E’ anche l’unica strada della Bolivia in cui si guida a sinistra: questo per fare in modo che chi scende da La Cumbre abbia una migliore visione. Quando la strada è particolarmente stretta sono i veicoli che salgono ad avere la precedenza. I turisti possono essere trasportati da “colectivo” o “micro”, minibus locale mentre molti, se allenati, la percorrono anche in bicicletta.
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