[domenica 28 febbraio] Al mattino ci svegliamo con calma per recuperare la fatica del giorno precedente. Prima di ripartire organizziamo però la visita al parco di Lopé con un veicolo dei ranger del parco e i nostri due valenti Massif. La gita dura oltre 3 ore e purtroppo si rivela assai infruttuosa per quanto riguarda gli animali incontrati, in compenso è stata molto interessante per il paesaggio. Qui infatti, vista l’altitudine, la foresta diventa molto più rada e grandi distese di savana verde si alternano a ristrette macchie di fitta foresta.

Finita la visita del parco, ci fermiamo a mangiare in un simpatico risorantino locale, improponibile in Europa, dove ci facciamo servire un’ottima zuppa di pesce d’acqua dolce.

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Dopo pranzo ripartiamo con l’intenzione di raggiungere Bondji, ma come prevedibile non riusciamo a fare neanche metà strada che ormai il sole sta tramondando all’orizzonte: siamo costretti a fermarci lungo la strada.

Montiamo le tende sui tetti dei camion nel mezzo della foresta, prepariamo un buon piatto di pasta e ci infiliamo nei nostri sacco a pelo mentre l’umidità comincia a invadere ogni cosa.

La foresta è anche nota come foresta delle api per l’enorme quantità di api in circolazione che creano i loro alveari negli interni dei tronchi degli alberi abbattuti. Angelo, la nostra guida gabonese, sempre attento e preciso, ci spiega come nel mese di giugno sia possibile in una giornata ricavare anche 30 kg di miele di prima spremitura.