Il Kenya è una terra bellissima, quelle classiche da mal d’Africa, ma purtroppo anche il suo territorio è minacciato da inquinamento, deforestazione e sfruttamento. Il WMA, Watamu Marine Association, un’associazione che si occupa della difesa dell’incantevole riserva di Mida Creek (un paradiso faunistico e floristico, con decine di specie di uccelli e di piante), ha ricevuto con sorpresa l’aiuto dell’intera comunità del piccolo villaggio.
Durante l’iniziativa Clean Up Today, promossa lo scorso giugno dal WMA, si sono infatti presentati operatori turistici locali, abitanti del luogo e alunni delle scuole; tutti insieme con l’intento di mantenere magico il posto in cui vivono.
La consapevolezza del paradiso che si ha intorno è fondamentale per iniziare una dura opposizione contro chi vuole sfruttare senza scrupoli qualsiasi terra che offra un minimo di possibilità. Per questo motivo, infatti, il Kenya Wildlife Service (la sovraintendenza ai Parchi Nazionali) è riuscita a vincere una causa contro la speculazione edilizia che si stava per abbattere su una delle lagune più belle della Riserva Marina di Mida Creek. Il WMA si appoggia ad istituzioni di questo tipo per combattere gli interessi ciechi delle multinazionali internazionali. Inoltre, nei pressi della bellissima Turtle Bay (dove le tartarughe depongono le uova), il WMA ha sostenuto la nascita di un villaggio cooperativa di sole donne, che hanno messo su imprese collegate con il territorio (produzione di frutti della passione, shambas di verdura, ecc.), per garantire uno sviluppo sostenibile ed efficiente. Il tutto finanziato da fondi, piccoli prestiti a tasso zero, volti ad incentivare la nascita di piccole attività locali.
Questo del WMA è un modello di sviluppo e mantenimento del territorio da esportare non solo nel resto dell’Africa, ma anche nelle piccole realtà europee, italiane comprese.