Le Isole Faroe sono lande di terra amministrate dal Regno Unito di Danimarca, ma di fatto una sua nazione costitutiva (hanno anche la nazionale di calcio) e si trovano nel nord dell’Oceano Atlantico. Geograficamente sono distanti dalla Danimarca, posizionandosi tra Scozia, Norvegia e Islanda. Le Isole Faroe, che molti avranno sentito per la prima volta proprio in occasione di una partita con la nazionale italiana di calcio, formano un arcipelago dai numerosi interessi ambientali e faunistici, con spettacolari paesaggi, montagne che spiovono a picco sull’oceano, imponenti scogliere, un’abbondante avifauna e il fascino remoto e selvaggio. Le Faroe rappresentano anche un’ottima occasione per praticare trekking a pieno contatto con la natura.
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Il modo più semplice per raggiungerle è volare sull’isola di Vágar con scalo a Copenhagen. Dal porto di Sorvagur è possibile prendere un battello per raggiungere il paradiso faunistico dell’isola di Mykines. Altra attrazione mozzafiato è rappresentata dalle scogliere a picco sul mare nei pressi del villaggio di Vestmanna, mentre è molto suggestivo il paesino di Gjógv.
Tra le escursioni a piedi, sono da segnalare una di sei ore che giunge alla valle di Ambadalur, e quella che permette di risalire la cima Slættaratindur, alta 882 metri, per la quale si consiglia l’accompagnamento di una guida.
Un bel trekking di quattro ore, da Øravík a Vágur, permette di godere della vista di splendidi panorami: il percorso è piuttosto semplice, con un picco di difficoltà per il raggiungimento della cima (altezza 500 metri). Interessante anche una visita, magari prima di rincasare, alla capitale Tórshavn, più che altro per raggiungere, con una camminata di due ore circa, il centro culturale di Kirkjubøur.
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