emergenza somalia carestia crisi Ci sono povertà di serie B? Purtroppo per la legge dei media sì: ci sono crisi che fanno notizia, territori allettanti per chi porta la guerra e Paesi che invece versano in uno stato di emergenza che dura da troppo tempo (tanto che parlare di “emergenza” diventa quasi paradossale). In Somalia sono migliaia i morti per carestia e negli ultimi tempi, a causa della guerra in Libia e le calamità naturali negli Stati Uniti, se ne parla sempre meno. Eppure la situazione è lontana dal migliorare:

siamo di fronte alla siccità più lunga degli ultimi 60 anni che ha colpito circa 12 milioni di persone in Etiopia, in Kenya e in particolare in Somalia. La mancanza d’acqua ha infatti fatto morire il bestiame e danneggiato le coltivazioni. Secondo le stime dell’USAID, le scarse precipitazioni si protrarranno ancora per molti mesi. A luglio le Nazioni Unite hanno dichiarato l’emergenza alimentare in 5 regioni della Somalia. L’ONU ha in seguito dichiarato lo stato di carestia: questo ci metta in allerta sulla gravità della situazione. La carestia infatti viene dichiarata ufficialmente quando un bambino su tre è malnutrito. E’ la prima volta nel XXI secolo che viene dichiarato lo stato di carestia (in Somalia non succedeva dal ’92). La crisi riguarda soprattutto le zone a sud-est di Mogadiscio. Occorrono cibo e aiuti umanitari.