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Il cinema produce arte e sogni ma purtroppo inevitabilmente anche inquinamento: gli strumenti usati sui set cinematografici consumano energia elettrica e possono avere un impatto industriale sull’ambiente, senza contare le emissioni dovute agli spostamenti del cast etc. Ma è necessariamente così? Il professor Ugo di Tullio, Fondatore della Film Commission Molise, ha condotto uno studio presso l’Universitá di Pisa per la realizzazione di un set ecologico.

Non è un caso che quest’idea parta dal Molise, la prima regione in Italia che nel suo Statuto ha previsto pratiche ad impatto ambientale ridotto.

Ecco le pratiche consigliate per un cinema non inquinante:

1. Gestione della location: commissionare ad un soggetto, l’on-set recycler, lo smaltimento dei rifiuti.

2. Viaggi e trasporti: ridurre al minimo necessario gli spostamenti e, quindi, le emissioni prodotte dai veicoli. Quando spostarsi è indispensabile per le riprese, usare auto elettriche o ibride, con motori a biocarburanti.

3. Realizzazione del set: accertarsi se sia possibile reperire nei magazzini e locali strutture già pronte piuttosto che realizzarle ex novo. Una volta terminate le riprese, non gettare i materiali ma darli in beneficienza a favore di scuole o laboratori teatrali. Promuovere l’uso di materiali altamente riciclabili, come il legno e l’acciaio.

4. Impianti energetici: dare la precedenza alle risorse rinnovabili, ad esempio biomasse ed energia pulita e preferire i biocombustibili per i generatori.

5. Servizio di catering: Scegliere una ditta di catering sensibile all’ambiente, che riduca al minimo l’utilizzo di plastica e carta e sia specializzata nella preparazione di cibo biologico e locale, con ingredienti a chilometro zero.

6. Mezzi e materiali di ripresa: abbandonare la pellicola a favore della ripresa digitale.

7. Costumi di scena: valutare opzioni come il noleggio oppure affidarne la realizzazione a costumisti che utilizzano materie organiche (esempio il biocotone).