I razzi di Israele hanno colpito diverse case degli esponenti di Hamas durante la notte, uccidendo però anche 7 civili palestinesi. Il nuovo attacco di Israele arriva dopo il fallito cessate il fuoco di ieri, non osservato da Hamas.

Il primo ministro israeliano, Binyamin Netanyahu, ha detto di aver scelta e così, dopo aver avvertito la popolazione di Gaza, intimando di lasciare le proprie abitazioni, ha ordinato di colpire senza alcuno sconto. Il ministro degli interni di Hamas ha invece chiesto ai residenti di ignorare gli avvertimenti, considerandoli parte di una guerra psicologica.

Il bombardamento di Gaza ha finora causato oltre 200 morti civili, mentre i missili lanciati verso Israele sono stati neutralizzati caduti nel deserto, a parte uno che ha causato la morte di una persona; un confronto assolutamente impari. Dall’altro capo, il braccio armato di Hamas rinuncia al cessate il fuoco e annuncia di continuare la battaglia contro Israele.

Il conflitto di questi giorni è il più sanguinoso degli ultimi 5 anni, nella lunga battaglia tra le due opposte fazioni. Hamas pensa di avere poco da perdere in questa guerra (vite civili a parte, che però non vengono mai considerate in questi casi), mentre una tregua potrebbe indebolire il suo controllo sulla Striscia di Gaza, che ha ottenuto nel 2007. Per sottolineare la sua posizione, i miliziani di Gaza hanno lanciato oltre 120 razzi intorno ad Israele proprio ieri, quando invece ci si aspettava un calo negli attacchi. Uno è stato particolarmente pesante intorno al tramonto, quando Israele è stato raggiunto da circa 40 missili, uno dei quali ha colpito una scuola vuota.