Il tempo cambia. Fa freddo. Il cielo è coperto da uno stato di nubi grigie. Parto con le scarpe già bagnate dall’acqua che con insistenza da due ore cade senza interruzione. La strada è la solita ben tenuta e scorrevole. Traffico normale. Polizia anormale. Se ne trovano sempre e a gruppi. Alt! Anch’io sono fermata. Documenti, passaporto: tutto in regola. Ripartiamo. Kemerovo non ha una storia. Nata come città industriale simile a Novosibirsk è ora un cimitero di industrie abbandonate. C’è anche il motivo principale: la rarefazione della popolazione non più costretta dalla nascita alla morte, vivere con le stesse persone nello stesso luogo. Troviamo da dormire in un alberghetto dopo Kemerovo sulla strada per Krasnojarsk. La cena la cucinano i partecipanti con la immancabile pastasciutta.