Io sono pronta e sono nel medesimo posto di ieri. C’è di tutto qui. Vedo il mio fratellone Iveco, la Itala qui vicino ma credo che sono io dare loro fiducia. Penso che stiano dicendo; se ce la fa lei cosi piccola vuoi che non capiti anche a noi di arrivare a Pechino?
C’è anche un grande orologio; riesco a leggere Wyler Genere. Speriamo ci porti fortuna. Sta segnando le ore al contrario. Adesso è a 00:30:00… Penso manchino trenta minuti alla partenza.29’
28’
27’
E’ proprio cosi. Vedo i miei fratelli schierati più avanti nella Place de la Concorde. C’è chi traffica vicino alla Itala. Lei è molto anziana ma credo sia in buone mani, c’è Rocco magro energico e determinato e Luciano un omone tutta forza e volontà. Certamente se Itala avrà un po’ di asma o qualche raffreddore la cureranno benissimo. Ho gia visto come la trattano. Sembra la loro mamma. Adesso sono qui che fremo dalla voglia di iniziare a camminare. Maghi ha gia messo la chiave e mi ha dato vita. Oggi con Maghi c’è un ragazzo, lo chiamano Filippo. E’ di bell’ aspetto, svelto e deciso. Adesso mi sta fotografando. Io credo che non potevano capitarmi 3 amici migliori di questi che penso si alterneranno sul sedile di destra. Avrò tempo di parlarvi di loro più avanti. Vi dico solo che a me piace tanto Gaia; è moderna, giovane, bellissima e poi è cosi leggera.
Attenzione!!! L’orologio Wyler segna 00:03:00! Ci siamo.
Ecco lo riconosco è il presidente dell’ Automobil Club de France che ha la bandiera rosso blu in mano. La tiene alta. Partirà per prima la Itala. Guarda guarda Rocco e Luciano sono a terra. Rocco spinge velocemente una pompetta che fa andare in pressione il serbatoio della benzina poi alza il cofano e preme velocemente un cilindretto che fa arrivare tanta benzina nel carburatore. Regola la leva dell’ acceleratore che è sul volante. Luciano prende la manovella che è davanti al motore. Gira due volte. L’ Itala si accende, romba, scalpita, la bandiera si abbassa, la folla che è intorno batte le mani, sento: “TANTI SALUTI! AUGURI! BUON VIAGGIO!”… Lentamente poi sempre più velocemente entriamo nel traffico. Davanti a me ci sono due vecchie signore come la Itala ma oramai la strada è nostra, mia, dei miei fratelli IVECO, della Itala che parte velocemente per Pechino.
Io mi sento in piena forma e volo verso la sosta di questa sera su una strada perfetta che si snoda tra boschi, prati, campi coltivati, animali al pascolo, mucche, cavalli, pecore e qualche bellissimo gruppo di casette tutte piene di fiori.
Ci fermiamo presso un grande lago immerso in una foresta di pini. C’è il gufo, la civetta, il cinghiale e qualche persona. Poi tutto si ferma e il buio ci nasconde ogni cosa.